con Flavie Delangle / Marina Foïs / Benjamin Biolay
INTRODUCE SYLVIE VERHEYDE
Regista
Già ospite di France Odeon nel 2012 quando presentò Confession d’un enfant du siècle, Sylvie Verheyde è regista, sceneggiatrice e attrice. Il suo primo lungometraggio Un frère (1997) valse a Emma de Caunes il premio come miglior promessa al Festival di Cannes. Sono seguiti tra gli altri l’autobiografici Stella (2008), il thriller Sex Doll (2016) e Madame Claude, acquistato e diffuso da Netflix nel periodo del lockdown.
Sylvie Verheyde, William Wayolle
Commedia
110'
Léo Hinstin
William Wayolle
Dimitri Haulet
Nousdeux the band
Thomas Grézaud
Atelier de Production
WTFilms
Primi anni Ottanta. Una gioventù disincantata sgomita per entrare nella famosa discoteca parigina Bains douches. Stella ha 17 anni, dovrebbe studiare per l’imminente esame di maturità, invece è lì a ballare tutte le notti per non pensare alla scuola, ai prof e ai suoi genitori che si stanno separando. Prova a uscire dal guscio, ma non è facile affrontare i turbamenti dell’adolescenza: gli amori, il sesso, l’incertezza del futuro…
Stella è l’Antoine Doinel di Sylvie Verheyde, il personaggio che François Truffaut fa ritornare periodicamente nei suoi film, a partire dai I 400 colpi. L’abbiamo lasciata tredicenne nel precedente film intitolato semplicemente Stella, che fu presentato alle Giornate degli autori di Venezia nel 2008, la ritroviamo in Stella est amoureuse con altri dubbi e altre paure, ma in qualche modo sempre disposta a battersi per affrontare le incognite che la faranno crescere.
Stella est amoureuse non potrebbe esistere senza una sceneggiatura forte, e Sylvie Verheyde è una brava sceneggiatrice. Ma questo tipo di film generazionale si scrive soprattutto con gli attori e la macchina da presa: nella scelta dei primi e nell’agilità della seconda, Sylvie è imbattibile. (FRM)