con Juliette Binoche / Yolande Moreau / Noémie Lvovsky
Il Regista
Attore di teatro e cinema, scrittore, sceneggiatore, Provost firma il suo primo lungometraggio nel ‘97, ma è con Séraphine (2008) che ottiene il successo suggellato da sette César ( fu ospite della prima edizione di France Odeon per presentarne l’anteprima italiana). Sono seguiti Où va la nuit (‘11), Violette (13) e il campione di incassi Sage femme (’17), con Catherine Deneuve e Catherine Frot.
Martin Provost / Séverine Werba
Commedia
109
Guillaume Schiffman, AFC
Albertine Lastera
Thierry François
Brigitte Taillandier / Ingrid Ralet / Emmanuel Croset
Les Films du Kiosque
Memento Films International
Movies Inspired
La commedia al cinema è un genere molto frequentato la cui riuscita non è affatto scontata. Ancora più di ogni altro genere devono confluire in essa per prima cosa l’originalità della storia, la vocazione del regista alla commedia e la versatilità degli attori. La bonne epouse ha in sé tutti questi elementi.
Siamo nel 1967, poco prima dell’esplosione del Maggio francese. Juliette Binoche, alias Paulette Van Der Berck, insegna alle ragazze alsaziane di buona famiglia a diventare brave mogli e amorose mamme. Una singolare suora e una cuoca pasticciona la assistono. Poi, all’improvviso, scoppia il Maggio ‘68. E tutto cambia, anche la severa Paulette…
La regia è condotta da Martin Provost, uno dei più raffinati autori di commedie francesi che riesce sempre a raccontare storie non convenzionali e spiazzanti dove la risata si unisce sempre alla riflessione.
Per quanto riguarda gli attori siamo convinti che un trio femminile assortito come quello immaginato da Provost per il suo film non si era mai visto nel cinema francese più recente: intensa e controllata Juliette Binoche, incontenibilmente esuberante Noémie Lvovsky, sofferente e dolce Yolande Moreau.Il risultato è stato un successo al box office francese, nonostante il periodo di confinamento.